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[Live] - Costa Deliziosa - Giro del Mondo 2024

Il Tempio Kwan Tai a Tai O è un antico tempio dedicato a Kwan Tai, una figura leggendaria della tradizione cinese associata alla giustizia, alla lealtà e alla protezione, ed è un importante punto di riferimento per la comunità locale oltre che un sito di interesse storico e religioso.
Il tempio è caratterizzato da un'architettura tradizionale cinese, con tetti a spioventi, colonne decorate e ornamenti intricati. All'interno del tempio, i visitatori possono trovare statue e altari dedicati a Kwan Tai e ad altre divinità, nonché spazi per la preghiera e la meditazione.

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Il Tempio Kwan Tai è un luogo sacro per i devoti che vi si recano per chiedere protezione, buona fortuna e benedizioni. Durante le festività e le celebrazioni religiose, il tempio è animato da cerimonie, offerte e preghiere, offrendo un'esperienza autentica della cultura e della spiritualità cinese.

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Per i visitatori interessati alla storia e alla cultura locale, il Tempio Kwan Tai è una tappa imprescindibile durante una visita a Tai O, offrendo una prospettiva unica sulla tradizione religiosa e la vita comunitaria nel villaggio di pescatori.

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Lasciamo Lantau e le sue atmosfere fuori dal tempo, per ritornare a Hong Kong, al porto e alla nostra nave.

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Dopo due giornate intense a Hong Kong, è arrivato il momento della partenza. La nave si stacca dalla banchina e lascia lentamente la splendida baia.

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A distanza di molti anni dalla nostra precedente visita, abbiamo trovato la città molto cambiata, molte nuove costruzioni e meno tradizione. Anche quell'atmosfera da vecchia colonia britannica si è persa, e la città si sta lentamente ma inesorabilmente trasformando, diventando sempre più "cinese".

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Ma non ha comunque perso il suo fascino. E mentre la nave scivola via, continuiamo ad ammirarla, in silenzio.

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Con le sue strutture modernissime e con la sua selva di grattacieli, con il futuro che convive con le tracce del suo passato: palazzi di 50 piani e casette sull'acqua di pescatori, nella stessa inquadratura.

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Restiamo a guardare a lungo verso l'orizzonte, dove si stanno spegnendo poco a poco nella foschia e nel buio le luci di Hong Kong, ormai lontana.
 
Giorno 85: navigazione

Giornata di navigazione nel Mar Cinese Meridionale, con rotta sud ovest diretti verso il Vietnam.
Meteo in deciso miglioramento e temperature in aumento: in Vietnam ci aspetta tempo stabile e molto caldo.
Abbiamo spostato di nuovo indietro le lancette dell'orologio e siamo ora a +5 rispetto all'Italia.

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Giorno 86: Đà Nẵng (Vietnam)

La nave entra nella baia di Da Nang poco dopo l'alba, quando il sole, da poco salito sopra l'orizzonte, sembra giocare con le nuvole e con l'umidità ereditata dalla notte precedente. Tutto si colora di una luce surreale in una atmosfera ovattata.

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Da Nang è una moderna città portuale nel Vietnam centrale, famosa per il suo porto, per le sue belle spiagge e per la sua ricca storia antica e recente. Attorno a noi le navi da carico si mescolano con le imbarcazioni da pesca tradizionali, piccole e grandi, che si muovono in tutte le direzioni, in un moto perpetuo indaffarato e caotico.

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Il Vietnam centrale è una regione incredibilmente affascinante, con siti storici e paesaggi mozzafiato che catturano l'immaginazione. Da Nang è la porta d'ingresso ideale per esplorare questa regione, che include luoghi come la città antica di Hoi An, con le sue pittoresche strade acciottolate e le lanterne colorate che adornano le sue strade, e la città storica di Hue, con le sue antiche tombe reali e la Cittadella imperiale. La costa è punteggiata da incantevoli località balneari, come Nha Trang e Da Nang stessa, offrendo ai visitatori la possibilità di rilassarsi e godersi il paesaggio.

La storia recente di questa regione è legata ai tristi avvenimenti accaduti durante la guerra del Vietnam, quando è stata teatro di alcuni degli eventi più significativi e drammatici del conflitto. Luoghi come Da Nang e Hue sono stati importanti punti strategici e hanno subito pesanti bombardamenti.
La storica città di Hue è particolarmente nota per l'Assedio di Hue nel 1968, durante la Tet Offensive, quando le forze nordvietnamite e vietcong occuparono la città per diverse settimane. Questo fu uno dei momenti più sanguinosi della guerra, con gravi sofferenze inflitte alla popolazione civile.
Da Nang poi, con la sua base militare americana, è stata un'importante area di transito e di supporto logistico per le truppe americane. La presenza militare americana ha avuto un impatto significativo sulla città e sulla regione circostante.
La guerra del Vietnam ha lasciato un'impronta indelebile sulla regione centrale, con molte comunità ancora oggi a fronteggiare le conseguenze del conflitto. Tuttavia, la regione si è anche ripresa notevolmente, e oggi è una destinazione turistica popolare con una storia ricca e interessante da esplorare.
 
Il primo sito che visiteremo oggi sono le cosiddette Montagne di Marmo, o Monti Ngu Hanh Son, una serie di piccoli rilievi montuosi situati a pochi chilometri da Da Nang. Queste montagne prendono il loro nome dalla composizione di calcare e marmo delle loro rocce e costituiscono un'importante attrazione turistica della regione, conosciute per le loro grotte, per i templi buddisti e per l'ambiente suggestivo.
Le Montagne di Marmo hanno una grande importanza spirituale e culturale per i vietnamiti, poiché le grotte e i templi scavati nella roccia, utilizzati come luoghi di culto e meditazione per secoli, sono tuttora molto conosciuti e frequentati.
Queste montagne sono un vero gioiello del Vietnam centrale, che invita i visitatori a esplorare la loro bellezza naturale e la loro ricca storia culturale.

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Una serie interminabile di gradini, alti e irregolari, ci conduce verso il più bello e conosciuto dei santuari delle Montagne di Marmo.

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Varcato il bel portale d'ingresso entriamo nel tempio di Chùa Linh Ứng Ngũ Hành Sơn, noto semplicemente come Tempio Linh Ung.

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Questo è uno dei templi più iconici e suggestivi della regione, costruito sulle pendici della montagna, circondato da alberi secolari e da una vegetazione lussureggiante. La sua architettura tradizionale vietnamita si fonde armoniosamente con l'ambiente naturale circostante.

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Attorno al tempio principale, molti altri tempietti con immagini e sculture di Buddha.

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Tra le molte anche alcune curiose raffigurazioni di Buddha con sembianze femminili.

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Poco lontano un altro piccolo gioiello: la Grotta della Montagna Tàng Chơn.

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Động Tàng Chơn è una delle grotte più significative nelle Montagne di Marmo, celebre per la sua bellezza naturale e il suo significato spirituale, è una tappa imperdibile per i visitatori che esplorano la zona. Questa grotta è notevole per le sue spettacolari formazioni rocciose ma è anche arricchita da statue e altari buddisti, che aggiungono un tocco di spiritualità al suo fascino naturale.

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Động Tàng Chơn è un luogo ricco di storia e significato culturale, che incanta i visitatori con la sua bellezza naturale e la sua atmosfera tranquilla.

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Ancora un breve percorso in salita e altri gradini ci conducono alla pagoda Xa Loi.

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Da qui godiamo di una splendida e suggestiva vista sul complesso di templi sottostante.

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Ci inoltriamo quindi nel cuore della montagna, entrando nella stretta e claustrofobica grotta Van Thong, dove tramite alcuni passaggi piuttosto impervi raggiungiamo cavità che ospitano altari e statue di Buddha.

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Usciamo dalla stretta grotta e ci spostiamo in un'altra area tramite un sentiero che attraversa un singolare arco naturale nella roccia.

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E raggiungiamo Động Linh Nham, le grotte di Linh Nham.

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La grotta Linh Nham presenta una vasta cavità sotterranea illuminata dalla luce del sole che filtra all'interno da alcune spaccature nella volta rocciosa.

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Al suo interno sono disposti una serie di tempietti e di altari, che creano un'atmosfera suggestiva e raccolta, che dispone al silenzio e alla meditazione.

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Una grande statua di Buddha in meditazione, scolpita direttamente nella roccia della grotta, ci sovrasta infondendoci un senso di calma e tranquillità.

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Proseguiamo verso Quốc Tự Tam Thai, ovvero la pagoda Tam Thai.

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Dove troviamo ad accoglierci un gioioso Buddha sorridente.

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Terminiamo la nostra visita ai templi delle Montagne di Marmo scendendo per un percorso diverso da quello fatto in salita, ma con gli stessi alti e sconnessi gradini intagliati nella roccia, che ci conduce in basso, al punto di partenza. La nostra visita è durata circa tre ore ed è stata piuttosto impegnativa e faticosa. Ora ci meritiamo una bella pausa e, visto che tutto questo movimento ci ha messo appetito, ci godiamo un buon pranzo vietnamita...
 
Sono sempre più sbalordito! Pensavo che il meglio di questo viaggio fosse passato, ed invece Honk Hong ed il Vietnam mi hanno colpito! Sono sempre più affascinato dalla cultura buddhista. Grazie davvero!

Mi chiedevo inoltre quanta "preparazione" avete dovuto fare per questo viaggio

Un po' di preparazione ci vuole per avere consapevolezza di dove stiamo andando, cosa potremo vedere e che situazione troveremo (in termini di clima, sicurezza, facilità di accesso ai luoghi, distanze, ecc.).
Abbiamo letto molto prima si partire: guide, libri, informazioni in rete.
Poi dipende anche da come ci si organizza (escursioni organizzate o in libertà), da che interessi si hanno, dal proprio stile di viaggio.
Ovviamente affidarsi completamente alle escursioni della compagnia richiede meno preparazione, invece organizzarsi completamente in autonomia, soprattutto in certi paesi, richiede molta preparazione: altrimenti si rischia di non vedere niente e di gettare via il proprio tempo; e in certi casi si può rischiare anche qualcosa di più... non tutti i luoghi sono tranquilli e "sicuri"...
 
Per il pranzo ci spostiamo nella vicina Hoi An, in un ristorante tipico di cucina vietnamita.

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La cucina vietnamita è rinomata per la sua freschezza, per la varietà di sapori e per gli ingredienti aromatici. Faremo diversi assaggi: iniziando con alcuni tipi di involtini di carta di riso o di carta di bambù, con ripieno di gamberi, di carne, di verdure; al naturale, cotti al vapore o fritti.

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Gli involtini di carne grigliata avvolti nel bambù sono un piatto tradizionale della cucina vietnamita: li componiamo al momento sul piatto, con verdure fresche e una salsa speziata agrodolce.

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I goi cuon invece ricordano gli involtini primavera riempiti con gamberetti, carne di maiale, erbe e verdure. Sono accompagnati da una salsa piccante con aglio e peperoncino.

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Poi un assaggio di noodles saltati con gamberetti, cipolla e coriandolo.

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Per passare poi al bun cha, carne di maiale marinata servita con vermicelli di riso, funghi e verdure fresche.

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E proseguire poi con assaggi di pesce con germogli di bambù, cavolo cinese e germogli di soia.

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Terminiamo il pasto con della frutta tropicale fresca: a questo punto siamo rifocillati e pronti per proseguire il nostro percorso.
 
Hoi An è una antica e vivace città situata nella regione centrale del Vietnam, lungo il fiume Thu Bon. È famosa per la sua atmosfera storica, caratterizzata da strette strade acciottolate, antiche case in legno e lampioni di carta colorata. La città ha una storia ricca, risalente al periodo del Regno Champa e poi come importante porto commerciale durante il periodo coloniale. La sua architettura riflette influenze cinesi, giapponesi ed europee.

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Una delle caratteristiche distintive di Hoi An è il suo centro storico ben conservato, che è stato dichiarato Patrimonio dell'Umanità dall'UNESCO nel 1999. Qui si trovano innumerevoli negozi di artigianato, ristoranti e caffè accoglienti, che contribuiscono a creare un'atmosfera vivace e cosmopolita.

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Hoi An è anche famosa per le sue lanterne colorate che adornano le strade e i tetti dei suoi edifici, specialmente durante il Festival delle Lanterne che si tiene ogni mese lunare.

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Passeggiamo piacevolmente alla scoperta di angoli suggestivi e piccoli gioielli di storia e di arte.

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Come la Hội quán Quảng Đông, conosciuta anche come Cantonese Assembly Hall, è uno dei punti di riferimento storico e culturale a Hoi An. Costruito nel XVIII secolo dalla comunità cinese questo edificio è stato utilizzato come luogo di incontro e di culto per i residenti di origine cantonese.
L'edificio è noto per la sua magnifica architettura, che combina influenze cinesi e vietnamite. Le sue caratteristiche distintive includono un ingresso imponente, un cortile interno decorato e un tempio principale dedicato a varie divinità cinesi. Gli interni sono ornati con affreschi colorati, sculture in legno intagliate e dettagli artistici che raccontano la storia e la spiritualità della comunità cantonese.

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Oppure l'Antica Casa Tan Ky, una casa tradizionale risalente al XVIII secolo, che ha conservato gran parte della sua autenticità e del suo fascino nel corso dei secoli. La casa è stata abitata dalla stessa famiglia di mercanti per sette generazioni e rappresenta un esempio eccezionale di architettura vietnamita del periodo.
La struttura riflette una fusione di stili architettonici, con influenze cinesi, giapponesi e vietnamite. È caratterizzata da intricati intagli lignei, cortili interni, tetti decorati e una serie di stanze che si affacciano sul fiume o su un cortile centrale. Questa disposizione è stata progettata per favorire la ventilazione e per proteggere dalla calura tropicale.

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O come il Chùa Cầu, noto anche come Ponte Giapponese, è uno dei simboli più iconici di Hoi An, purtroppo attualmente in restauro e non visitabile, costruito nel XVII secolo dai mercanti giapponesi residenti a Hoi An.
La struttura è caratterizzata da un piccolo tempio situato al centro del ponte, dedicato al dio della protezione degli oceani. Il ponte è ornato da sculture e decorazioni tradizionali, inclusi animali del calendario cinese e statue di guardiani. La sua forma curva è stata progettata per rispecchiare la forma di un arco di luna, simbolo di prosperità e buona fortuna. Al momento della nostra visita però il ponte era completamente smontato e non ne abbiamo potuto apprezzare le bellezze, se non sbirciando all'interno del cantiere...

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Ma Hoi An è anche conosciuta per i suoi rivenditori di tessuti, che ne hanno fatto la fortuna nei secoli scorsi. Ancora oggi sono numerosi i negozi che vendono tessuti e ricami. E i laboratori di sartoria che promettono di confezionare un abito su misura fatto al momento. Come pure numerose sono le ricamatrici dalle cui abili e velocissime mani nascono autentici capolavori.

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Al termine della giornata facciamo ritorno verso Da Nang e verso la nostra nave. Ma prima di tornare a bordo facciamo una sosta in città sulle sponde del fiume Hàn, che la attraversa.

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Ci ha attirato qui la curiosità di vedere un ponte dalla forma particolare: il "Ponte del Dragone", uno dei ponti più iconici della città, costruito nel 2013. La sua struttura, bizzarra e singolare, a forma di drago colorato che si tuffa nel fiume, lo rende una meta turistica molto fotografata e popolare. Dire che sia bello, è sicuramente troppo, però bisogna ammettere che è originale. Il progettista ha avuto molta fantasia...

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Ritorniamo a bordo, quando manca all'incirca un'ora alla partenza. Mentre si fa sera, si ripete lo stesso via vai di imbarcazioni nella baia, soprattutto barche da pesca.

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E come all'alba, anche al tramonto il cielo si colora di una luce magica, dai toni caldi, che si riflette sulla superficie del mare.

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È ormai buio quando la nave lascia il porto e si dirige verso il mare aperto. A Poppa, in lontananza, le luci della città ci accompagnano per un po', sempre più fievoli e lontane, fino a sparire nella notte.

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Giorno 87: navigazione

Giornata di navigazione lungo la costa vietnamita, che ci condurrà dal Vietnam centrale a quello meridionale: domani arriveremo a Ho Chi Minh City, la vecchia Saigon di epoca coloniale.
Meteo stabile, con tempo caldo e soleggiato, mare calmo.

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Giorno 88: Phú Mỹ (Vietnam)

Questa mattina la vista dal nostro balcone è diversa dal solito. La nave infatti sta risalendo lentamente il fiume Thị Vải, diretta al porto di Phú Mỹ, e davanti a noi scorrono rive verdeggianti dove cresce una fitta e intricata foresta umida.

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Sulle acque, tutto intorno a noi, si muovono decine di imbarcazioni: piccole barche tradizionali ma anche imbarcazioni più grandi che trasportano merci e container.

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Oltre le chiome degli alberi compaiono moderne strutture portuali e, infine, la città.

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Ma la nostra meta non è Phú Mỹ, ci aspetta un viaggio in auto di circa un'ora per raggiungere la nostra destinazione: Hồ Chí Minh City, chiamata in epoca coloniale Saigon (Sài Gòn).

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Arrivati in città, dopo circa un'ora di viaggio in auto da Phú Mỹ, iniziamo la nostra visita cominciando con la Pagoda dell'Imperatore di Giada (Chùa Ngọc Hoàng).

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Costruita nel XIX secolo da coloni cinesi, questa pagoda è dedicata all'Imperatore di Giada, una figura importante nella mitologia cinese e vietnamita. Noto anche come Yu Huang Shangdi nella tradizione cinese, è considerato il sovrano degli dei e governa il cielo, la terra e l'inferno. Nella cosmologia cinese, l'Imperatore di Giada è al vertice della gerarchia divina e ha il potere di influenzare il destino umano. Viene spesso rappresentato come un saggio anziano con un aspetto maestoso e regale. Le pagode dedicate all'Imperatore di Giada sono luoghi di venerazione e preghiera per i devoti che cercano protezione, prosperità e benedizioni.

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La struttura è una fusione di architettura cinese e vietnamita, con intricati intagli, dipinti vivaci e sculture che decorano ogni angolo. Al suo interno si trovano una serie di altari dedicati a diverse divinità buddiste e taoiste, dove i devoti vengono a pregare e a fare offerte. Purtroppo non posso documentare con immagini perché all'interno del luogo sacro non è permesso fotografare.

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La pagoda ha una storia ricca di significato culturale e spirituale per la comunità cinese e vietnamita della città. Durante la guerra del Vietnam, è stata un luogo di rifugio e di preghiera per molti residenti. Nonostante i tempi difficili, la Pagoda dell'Imperatore di Giada ha resistito e continua a essere un simbolo di spiritualità e tradizione nella moderna Hồ Chí Minh City.

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La nostra prossima sosta è al Museo di Storia di Hồ Chí Minh City, un'importante istituzione culturale che offre un'approfondita panoramica della storia del Vietnam, dalle antiche civiltà fino all'epoca contemporanea.

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Al suo interno, i visitatori possono ammirare una vasta collezione di reperti archeologici, oggetti d'arte, fotografie storiche e documenti che illustrano il passato del paese. Il museo è diviso in diverse sezioni tematiche, che coprono argomenti come l'età preistorica, l'era dei regni feudali, l'occupazione coloniale francese, la guerra del Vietnam e la rinascita del paese dopo il conflitto.

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Attraverso esposizioni interattive e informative, il Museo di Storia di Ho Chi Minh City offre ai visitatori l'opportunità di approfondire la comprensione della ricca e complessa storia del Vietnam e del suo popolo. È una tappa imprescindibile per coloro che desiderano esplorare la cultura e la storia del paese durante la loro visita a Hồ Chí Minh City.

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Una collezione di particolare interesse è quella di oggetti e sculture della cultura Champa, un'antica civiltà che fiorì nella regione centrale e meridionale del Vietnam, dal II secolo d.C. fino al XIX secolo. La collezione Champa del museo include reperti archeologici, sculture in pietra, manufatti in ceramica, oggetti d'arte e altri artefatti che rappresentano la ricca eredità culturale e artistica di questa civiltà.

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Le opere d'arte Champa sono caratterizzate da stili artistici distintivi e temi iconografici unici, spesso influenzati dalla religione induista. Le sculture in pietra Champa, in particolare, sono rinomate per la loro bellezza e maestria artistica, rappresentando divinità, figure mitologiche, re e regine, oltre a elementi architettonici.

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Esplorare la collezione Champa del Museo di Storia offre ai visitatori l'opportunità di scoprire e apprezzare la storia e l'arte di questa affascinante civiltà antica, che ha lasciato un'impronta indelebile sulla cultura del Vietnam.
 
Per noi non è la prima volta in Vietnam, ci siamo già stati nel 2008. E in questo nostro ritorno, a distanza di più di quindici anni, oltre a visitare posti nuovi, andiamo anche alla ricerca di quella particolare atmosfera che tanto ci aveva colpito allora e che ci aveva fatto amare questo paese.
Andiamo verso il centro, e oggi come allora, troviamo i manifesti in stile socialismo reale di epoca sovietica, che ci appaiono come fuori dal tempo. Lo erano già nel 2008, figuriamoci ora...

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Le immagini imposte dalla retorica di regime stridono con la realtà che si vede intorno. La realtà di una città e di un paese che sono molto cambiati.

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Un paese che rispetto a quindici anni fa è andato avanti. Un paese meno povero, con infrastrutture in via di modernizzazione, in notevole sviluppo economico, con una urbanizzazione galoppante, con parchi puliti e ben tenuti, molte più automobili e meno motorini. Un paese che, come tanti altri, è entrato nell'era della globalizzazione, perdendo inevitabilmente una parte della sua anima più autentica.

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Anche il Palazzo della Riunificazione, nel suo grigiore un po' triste nonostante il verde che lo circonda (forse più per i ricordi che evoca, che per la sua effettiva immagine), appare ormai in veste diversa, da icona di regime ad attrazione turistica.

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Originariamente conosciuto come Palazzo dell'Indipendenza, il palazzo fu costruito nel 1962 come sede del governo del Sud durante la guerra del Vietnam. Tuttavia, è meglio conosciuto per il suo ruolo simbolico nell'evento storico della caduta di Saigon nel 1975, quando un gruppo di carri armati nordvietnamiti irruppe attraverso il cancello del palazzo, segnando la fine della guerra e la riunificazione del Vietnam sotto un unico governo, quello comunista filocinese.
Oggi, il Palazzo della Riunificazione è un importante sito turistico e un simbolo della storia del Vietnam. I visitatori possono esplorare le sale del palazzo, che sono state mantenute intatte come erano durante gli anni '60 e '70, e vedere gli arredi d'epoca, le stanze di lavoro dei leader politici e le sale per le riunioni.
 
La nostra prossima sosta è al mercato coperto di Bến Thành (Chợ Bến Thành).

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È uno dei mercati più famosi e vivaci, situato nel cuore della città: il mercato è un importante centro commerciale e una tappa obbligatoria per i visitatori che desiderano esplorare la cultura e il commercio locali.

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Il mercato offre una vasta gamma di prodotti, tra cui abbigliamento, tessuti, souvenir, articoli in pelle, oggetti d'arte, gioielli, prodotti alimentari e molto altro ancora. È un luogo ideale per fare acquisti di souvenir, gustare la cucina locale presso i numerosi banchetti di cibo, e immergersi nell'atmosfera vibrante del mercato.

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Il Bến Thành Market è anche un luogo di incontro popolare per i residenti locali, che vengono qui per fare la spesa quotidiana e socializzare. L'architettura storica del mercato, con il suo grande orologio all'ingresso principale, aggiunge al suo fascino e alla sua riconoscibilità.

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Dopo la visita al mercato, non possiamo andarcene senza avere assaggiato il piatto nazionale vietnamita: il phở.

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Il phở (pronunciato più o meno come "fu") è una deliziosa zuppa di noodle a base di brodo di carne, carne (solitamente manzo o pollo), erbe fresche e spezie. Il phở è amato in tutto il Vietnam ed è diventato popolare anche in molte altre parti del mondo.

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Ci sono variazioni regionali del phở, con alcune versioni che includono ingredienti diversi o variazioni nei condimenti e nelle salse. Tuttavia, l'elemento distintivo del phở è il suo brodo aromatizzato, preparato con ossa di manzo o di pollo, spezie come cannella, chiodi di garofano e anice stellato, e talvolta anche radice di zenzero e cipolle.
Il phở è spesso servito con una varietà di condimenti freschi, tra cui germogli di soia, basilico thai, coriandolo, lime e peperoncino fresco, che aggiungono freschezza e complessità di gusto al piatto.
Grazie alla sua ricchezza di sapori e alla sua versatilità, il phở è diventato un'icona della cucina vietnamita e un piatto amato da molti in tutto il mondo.

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