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Chiedo scusa RobertoB ma non posso più tacere!
La seguo fin dall’inizio della sua superba avventura e ora sono obbligato a farle qualche domanda birichina, se me lo consente.
Ma lei non dorme mai? Oppure appartiene a quella poco nutrita schiera di viaggiatori che si levano sempre anzitempo per vedere il sorgere del sole e attendere meravigliati lo spettacolo, puntuale ma allo stesso tempo dissimile e affascinante? E la sera vanno a cena non prima di aver atteso che anche il caldo astro vada a riposare nel fondo del mare che lo accoglie fra le sue onde voluttuose?
E la notte guardare il cielo stellato perché è un sottile appagamento che alimenta l’animo e lo spirito di chi si chiede “chi siamo”, “da dove veniamo” e “dove andiamo”?
“Dormire” per me è tempo perso, ma purtroppo qualche volta bisogna soccombere e riposare.
Nel frattempo le auguro buona navigazione e che le immagini dell’alba di un nuovo giorno che vorrà dedicarci siano preludio di concreta speranza per le vicissitudini del nostro mondo.
Buon vento!
Assolto!!! ....anche perché qui dentro questa piattaforma digitale che regala sogni, saremmo tutti ugualmente, chi più chi meno, colpevoli come teEbbene, sì. Ammetto le mie colpe e mi dichiaro colpevole.
Ma vorrei spiegare quale terribile concatenazione di eventi mi ha condotto a questo punto e mi ha ridotto in questa mia miserevole condizione.
Un tempo, quando ero giovane, mi piaceva fare le ore piccole, fare tardi la sera. Il tramonto quindi era un bel momento all'ora dell'aperitivo, mentre la notte stellata era un piacevole sfondo alle mie serate. L'alba però non faceva per me. Ero quello che si definisce un "gufo".
Poi con il passare degli anni le cose sono cambiate e i ritmi della via mi hanno portato a essere sempre meno "gufo" e più "allodola".
Purtroppo ora - e già da qualche anno - mi sono trasformato in un mostruoso ibrido tra "gufo" e "allodola", che si addormenta tardi, si sveglia presto e dorme poco. Quindi, mio malgrado, non ho grossi problemi ad assistere ad albe, tramonti e notti stellate (e non...). Ma perché fotografarli?
E qui ecco la seconda colpa che devo confessare. Anzi più che una colpa una dipendenza.
Ebbene si, ammetto di soffrire di una grave forma di dipendenza: non posso fare a meno di quella immensa distesa di acqua salata, che si chiama mare.
Non posso fare a meno di osservarla, con la sua superficie scintillante sotto i raggi del sole, con le sue onde sempre diverse e sempre uguali, con i suoi riflessi, con i suoi colori. Su di me ha un effetto magnetico, non riesco a distogliere lo sguardo e mi perdo a guardare. E cerco di fissare come posso quella bellezza in immagini, illudendomi di riuscire a catturare qualcosa che non si può rinchiudere dentro una fotografia, che non si può fermare, che non si può intrappolare, perché è simbolo e immagine di libertà e di speranza, di assenza di orizzonti e di confini.
È una dipendenza grave, lo so. Una dipendenza che mi spinge a tornare spesso sulle navi per vedere scorrere quella immensa massa liquida intorno a me; e che quando sono a terra assorbe tutti i miei pensieri e mi fa inesorabilmente prenotare una nuova crociera. Non sono l'unico - so anche questo - a soffrire di questo problema. Credo che anche tra chi ci sta leggendo qui, molti si iscriverebbero con me all' "associazione crocieristi anonimi", se mai esistesse...
Ma questa non è un'attenuante e certo non alleggerisce il peso della mia colpa.
Eccomi qui, anche ora, a guardare l'orizzonte e il mare. E a chiedermi: chi sono? da quale porto di scalo vengo? quale rotta sto seguendo? quale sarà il mio porto di sbarco?
Domande esistenziali a cui non so o forse non voglio rispondere...
Dunque sì, lo confesso, ammetto tutte le mie responsabilità e i carichi che mi vengono imputati.
Sono colpevole. Non posso fare altro che appellarmi alle attenuanti generiche e confidare nella clemenza della corte...
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Ebbene, sì. Ammetto le mie colpe e mi dichiaro colpevole.
....
A parte il dormire, io mi son sempre chiesto quanto tempo impiega per confezionare questa, tu l'hai definita "superba" e secondo me è ancora troppo poco, sequenza di immagini accompagnata da commenti, annotazioni, considerazioni, riflessioni tali da rendere il diario qualcosa di straordinario.Chiedo scusa RobertoB ma non posso più tacere!
La seguo fin dall’inizio della sua superba avventura e ora sono obbligato a farle qualche domanda birichina, se me lo consente.
Ma lei non dorme mai? Oppure appartiene a quella poco nutrita schiera di viaggiatori che si levano sempre anzitempo per vedere il sorgere del sole e attendere meravigliati lo spettacolo, puntuale ma allo stesso tempo dissimile e affascinante? E la sera vanno a cena non prima di aver atteso che anche il caldo astro vada a riposare nel fondo del mare che lo accoglie fra le sue onde voluttuose?
E la notte guardare il cielo stellato perché è un sottile appagamento che alimenta l’animo e lo spirito di chi si chiede “chi siamo”, “da dove veniamo” e “dove andiamo”?
“Dormire” per me è tempo perso, ma purtroppo qualche volta bisogna soccombere e riposare.
Nel frattempo le auguro buona navigazione e che le immagini dell’alba di un nuovo giorno che vorrà dedicarci siano preludio di concreta speranza per le vicissitudini del nostro mondo.
Buon vento!
A parte il dormire, io mi son sempre chiesto quanto tempo impiega per confezionare questa, tu l'hai definita "superba" e secondo me è ancora troppo poco, sequenza di immagini accompagnate da commenti, annotazioni, considerazioni, riflessioni tali da rendere il diario qualcosa di straordinario.