Oggi finalmente terra…Barbados!

All’arrivo in porto un concentrato di navi fra le quali l’indimenticata ed indimenticabile Carnival Venezia, caratterizzata ancora dal fumaiolo giallo e la grande “ C “.


L’escursione fatta, in compagnia di Alessandra e Roberto, ci ha portato a visitare due dei principali luoghi di Barbados: il giardino Tropicale ed il Parco Nazionale Farley Hill.
La White Torch, fiore bellissimo presente nel giardino.

Le Barbados sono un'isola caraibica incastonata nell'Oceano Atlantico, conosciuta per la sua bellezza naturale, le spiagge di sabbia bianca e le acque turchesi. L’isola fa parte delle Piccole Antille ed è situata all’estremità orientale dell’arcipelago, dove l’Atlantico si mescola con il Mar dei Caraibi.
Bridgetown, la capitale e principale porto, riflette l'eredità coloniale britannica con le sue architetture storiche e l'atmosfera vivace. L'influenza britannica è evidente anche nella cultura, con il cricket come sport nazionale e il tè delle cinque una tradizione ancora viva. Tuttavia, l’anima di Barbados è intrisa di cultura africana, mescolata con le influenze caraibiche, visibile nei suoi vivaci festival come il Crop Over, che celebra la fine della stagione della raccolta dello zucchero con musica, danze e colori.
Le Barbados vantano una biodiversità straordinaria, sia sulla terraferma che sott'acqua. Le sue barriere coralline attirano subacquei e appassionati di snorkeling da tutto il mondo, mentre l’interno dell’isola, con le sue colline dolci e le piantagioni di canna da zucchero, racconta la storia del passato coloniale e delle lotte per la libertà.
L’isola è anche rinomata per il suo rum, prodotto localmente sin dal XVII secolo. Il rum delle Barbados è considerato uno dei migliori al mondo, e visitare una delle distillerie storiche è un viaggio nel cuore della cultura isolana.
Con il suo clima tropicale, i sorrisi accoglienti della gente e l'atmosfera rilassata, Barbados offre un equilibrio perfetto tra avventura, cultura e relax.
Non sono solo un paradiso tropicale, ma un'isola con una storia e un'identità profondamente radicate. Abitata originariamente dagli indigeni Arawak e poi dai Caribi, fu avvistata dagli esploratori spagnoli e portoghesi prima di diventare una colonia inglese nel 1627. Il nome "Barbados" deriva probabilmente dai portoghesi, che chiamarono l'isola *Los Barbados*, ovvero "i barbosi", riferendosi agli alberi di fico che crescevano lungo le sue coste, con radici che sembravano barbe pendenti.
Durante il periodo coloniale, l'isola divenne una delle maggiori produttrici di zucchero, coltivato grazie al lavoro degli schiavi africani. Questa storia dolorosa ha lasciato segni profondi nella società, ma ha anche contribuito a forgiare una cultura resistente e ricca di espressioni artistiche, musicali e culinarie. Oggi, il passato coloniale si riflette nei forti, nelle piantagioni e nelle tenute che costellano l’isola, molte delle quali sono state restaurate e sono aperte al pubblico.
Un esempio notevole è la villa di St. Nicholas Abbey, una delle poche residenze coloniali rimaste, dove si può osservare come vivevano gli aristocratici britannici dell'epoca. Anche il Parco Nazionale di Farley Hill, con le rovine di una vecchia villa,

offre panorami mozzafiato sulla costa settentrionale dell'isola, un luogo perfetto per rilassarsi e riflettere sul passato dell'isola.
La flora e la fauna di Barbados sono altrettanto straordinarie. La Riserva Faunistica delle Barbados ospita specie autoctone e tropicali, inclusi scimmie verdi, cervi e una varietà di uccelli esotici. I giardini botanici come quelli di Andromeda Gardens e Hunte's Gardens offrono uno spaccato della lussureggiante vegetazione caraibica, dove si possono ammirare fiori tropicali, palme e felci giganti.
Culturalmente, Barbados ha dato i natali a numerosi artisti di fama internazionale, tra cui la superstar della musica pop Rihanna, che rappresenta l'orgoglio dell'isola a livello globale. Oltre alla musica, la cucina bajan è un altro elemento di forte identità culturale, con piatti come il *cou-cou* (una sorta di polenta di farina di mais) servito con pesce volante, il piatto nazionale. Il pesce fresco, insieme al rum, al pane dolce e ai piatti speziati, riflette il mix di influenze africane, britanniche e caraibiche che permeano ogni aspetto della vita sull'isola.

All’arrivo in porto un concentrato di navi fra le quali l’indimenticata ed indimenticabile Carnival Venezia, caratterizzata ancora dal fumaiolo giallo e la grande “ C “.


L’escursione fatta, in compagnia di Alessandra e Roberto, ci ha portato a visitare due dei principali luoghi di Barbados: il giardino Tropicale ed il Parco Nazionale Farley Hill.
La White Torch, fiore bellissimo presente nel giardino.

Le Barbados sono un'isola caraibica incastonata nell'Oceano Atlantico, conosciuta per la sua bellezza naturale, le spiagge di sabbia bianca e le acque turchesi. L’isola fa parte delle Piccole Antille ed è situata all’estremità orientale dell’arcipelago, dove l’Atlantico si mescola con il Mar dei Caraibi.
Bridgetown, la capitale e principale porto, riflette l'eredità coloniale britannica con le sue architetture storiche e l'atmosfera vivace. L'influenza britannica è evidente anche nella cultura, con il cricket come sport nazionale e il tè delle cinque una tradizione ancora viva. Tuttavia, l’anima di Barbados è intrisa di cultura africana, mescolata con le influenze caraibiche, visibile nei suoi vivaci festival come il Crop Over, che celebra la fine della stagione della raccolta dello zucchero con musica, danze e colori.
Le Barbados vantano una biodiversità straordinaria, sia sulla terraferma che sott'acqua. Le sue barriere coralline attirano subacquei e appassionati di snorkeling da tutto il mondo, mentre l’interno dell’isola, con le sue colline dolci e le piantagioni di canna da zucchero, racconta la storia del passato coloniale e delle lotte per la libertà.
L’isola è anche rinomata per il suo rum, prodotto localmente sin dal XVII secolo. Il rum delle Barbados è considerato uno dei migliori al mondo, e visitare una delle distillerie storiche è un viaggio nel cuore della cultura isolana.
Con il suo clima tropicale, i sorrisi accoglienti della gente e l'atmosfera rilassata, Barbados offre un equilibrio perfetto tra avventura, cultura e relax.
Non sono solo un paradiso tropicale, ma un'isola con una storia e un'identità profondamente radicate. Abitata originariamente dagli indigeni Arawak e poi dai Caribi, fu avvistata dagli esploratori spagnoli e portoghesi prima di diventare una colonia inglese nel 1627. Il nome "Barbados" deriva probabilmente dai portoghesi, che chiamarono l'isola *Los Barbados*, ovvero "i barbosi", riferendosi agli alberi di fico che crescevano lungo le sue coste, con radici che sembravano barbe pendenti.
Durante il periodo coloniale, l'isola divenne una delle maggiori produttrici di zucchero, coltivato grazie al lavoro degli schiavi africani. Questa storia dolorosa ha lasciato segni profondi nella società, ma ha anche contribuito a forgiare una cultura resistente e ricca di espressioni artistiche, musicali e culinarie. Oggi, il passato coloniale si riflette nei forti, nelle piantagioni e nelle tenute che costellano l’isola, molte delle quali sono state restaurate e sono aperte al pubblico.
Un esempio notevole è la villa di St. Nicholas Abbey, una delle poche residenze coloniali rimaste, dove si può osservare come vivevano gli aristocratici britannici dell'epoca. Anche il Parco Nazionale di Farley Hill, con le rovine di una vecchia villa,

offre panorami mozzafiato sulla costa settentrionale dell'isola, un luogo perfetto per rilassarsi e riflettere sul passato dell'isola.
La flora e la fauna di Barbados sono altrettanto straordinarie. La Riserva Faunistica delle Barbados ospita specie autoctone e tropicali, inclusi scimmie verdi, cervi e una varietà di uccelli esotici. I giardini botanici come quelli di Andromeda Gardens e Hunte's Gardens offrono uno spaccato della lussureggiante vegetazione caraibica, dove si possono ammirare fiori tropicali, palme e felci giganti.
Culturalmente, Barbados ha dato i natali a numerosi artisti di fama internazionale, tra cui la superstar della musica pop Rihanna, che rappresenta l'orgoglio dell'isola a livello globale. Oltre alla musica, la cucina bajan è un altro elemento di forte identità culturale, con piatti come il *cou-cou* (una sorta di polenta di farina di mais) servito con pesce volante, il piatto nazionale. Il pesce fresco, insieme al rum, al pane dolce e ai piatti speziati, riflette il mix di influenze africane, britanniche e caraibiche che permeano ogni aspetto della vita sull'isola.


























































