Rodolfo
Super Moderatore
27 dicembre 2007
Un Natale senza crociera (da Il Secolo XIX)
Samuele Cafasso
Aida Cruises scivola sulla crociera di Natale: la compagnia crocieristica tedesca, che fa capo a Costa Crociere, è stata costretta a lasciare a terra i 1.265 passeggeri che avevano prenotato una vacanza attraverso l’oceano Atlantico a bordo di Aida Aura. Tutta colpa di un guasto a uno degli assi portelica (i «tubi» che trasmettono il movimento dal motore alle eliche) che ha costretto la nave, uscita dai bacini genovesi il 19 dicembre per dei lavori di carenaggio, a ritornarci pochi giorni dopo invece di raggiungere Palma di Maiorca da dove sarebbe dovuta partire alla volta dei Caraibi il 21 dicembre.
Tra i 1.265 crocieristi ve ne era qualcuno che era già arrivato a Palma di Maiorca con armi e bagagli e che ha appreso dallo staff di Aida che la crociera non si sarebbe fatta perché mancava la nave. Gli altri sono stati fermati prima di partire in aereo dalla Germania verso l’isola, dove si sarebbero imbarcati. A tutti Aida rimboserà il biglietto, assicurando anche uno sconto del 50% sulla nuova vacanza che vorranno (se vorranno) fare a bordo di una delle navi della flotta Aida. Aida Aura era uscita dai bacini genovesi il 19 dicembre, dove era entrata l’otto per dei lavori di carenaggio eseguiti da Fincantieri. Lavori che, a quanto si sa oggi, non avrebbero a che fare con i guasti che ha accusato in seguito la nave.
Sulla strada per Palma di Maiorca, Aida Aura ha iniziato ad avere dei problemi in navigazione, e quindi il 21 ha fatto marcia indetro. Il 23 sera la nave era di nuovo a Genova e oggi è nel bacino numero 4 in attesa dei lavori. Nel frattempo la compagnia aveva contattato in fretta e furia i cantieri Mariotti per un intervento d’urgenza: i cantieri navali hanno anche richiamato degli operai dalle vacanze per eseguire nel più breve tempo possibile i lavori. Aida Aura, infatti, secondo i programmi avrebbe dovuto svolgere crociere nei Caraibi a partire dal 5 gennaio.
Ora è corsa contro il tempo per darle modo di rientrare in servizio quanto prima, senza stravolgere il programma preannunciato. Proprio pochi giorni fa la compagnia tedesca, tramite Costa, ha preso in ordine altre due unità da 71.000 tonnellate per rafforzare la propria flotta. Le due navi saranno costruite dai cantieri Meyer Werft ed entreranno in servizio nell’aprile 2011 la prima, nel maggio 2012 la seconda.
L’investimento è nell’ordine dei 765 milioni di dollari (più altri 15 per chiedere una modifica a una nave già in ordine). La concorrenza sul mercato tedesco, d’altronde, è sempre più agguerrita e Costa non vuole farsi soffiare clienti dalla nuova offensiva di Royal Caribbean, numero due delle crociere nel mondo e storico rivale di Carnival (capogruppo di Costa). Royal Caribbean ha infatti stipulato nei giorni scorsi un accordo con il gruppo tedesco Tui (attivo nel settore del turismo e nello shipping attraverso Hapag Lloyd) per la creazione di un nuovo marchio espressamente dedicato al mercato tedesco che debutterà nel 2009.
La strada dell’alleanza con Tui era già stata provata da Costa, che però si era arresa di fronte alle forche caudine dell’antitrust, lamentando tempi troppo lunghi per mettere in marcia la joint. Ora, salvo antitrust, il pallino passa in mano a Rccl. E’ sfida a due per uno dei mercati più «pesanti» in tutta Europa: vietato sbagliare.
Un Natale senza crociera (da Il Secolo XIX)
Samuele Cafasso
Aida Cruises scivola sulla crociera di Natale: la compagnia crocieristica tedesca, che fa capo a Costa Crociere, è stata costretta a lasciare a terra i 1.265 passeggeri che avevano prenotato una vacanza attraverso l’oceano Atlantico a bordo di Aida Aura. Tutta colpa di un guasto a uno degli assi portelica (i «tubi» che trasmettono il movimento dal motore alle eliche) che ha costretto la nave, uscita dai bacini genovesi il 19 dicembre per dei lavori di carenaggio, a ritornarci pochi giorni dopo invece di raggiungere Palma di Maiorca da dove sarebbe dovuta partire alla volta dei Caraibi il 21 dicembre.
Tra i 1.265 crocieristi ve ne era qualcuno che era già arrivato a Palma di Maiorca con armi e bagagli e che ha appreso dallo staff di Aida che la crociera non si sarebbe fatta perché mancava la nave. Gli altri sono stati fermati prima di partire in aereo dalla Germania verso l’isola, dove si sarebbero imbarcati. A tutti Aida rimboserà il biglietto, assicurando anche uno sconto del 50% sulla nuova vacanza che vorranno (se vorranno) fare a bordo di una delle navi della flotta Aida. Aida Aura era uscita dai bacini genovesi il 19 dicembre, dove era entrata l’otto per dei lavori di carenaggio eseguiti da Fincantieri. Lavori che, a quanto si sa oggi, non avrebbero a che fare con i guasti che ha accusato in seguito la nave.
Sulla strada per Palma di Maiorca, Aida Aura ha iniziato ad avere dei problemi in navigazione, e quindi il 21 ha fatto marcia indetro. Il 23 sera la nave era di nuovo a Genova e oggi è nel bacino numero 4 in attesa dei lavori. Nel frattempo la compagnia aveva contattato in fretta e furia i cantieri Mariotti per un intervento d’urgenza: i cantieri navali hanno anche richiamato degli operai dalle vacanze per eseguire nel più breve tempo possibile i lavori. Aida Aura, infatti, secondo i programmi avrebbe dovuto svolgere crociere nei Caraibi a partire dal 5 gennaio.
Ora è corsa contro il tempo per darle modo di rientrare in servizio quanto prima, senza stravolgere il programma preannunciato. Proprio pochi giorni fa la compagnia tedesca, tramite Costa, ha preso in ordine altre due unità da 71.000 tonnellate per rafforzare la propria flotta. Le due navi saranno costruite dai cantieri Meyer Werft ed entreranno in servizio nell’aprile 2011 la prima, nel maggio 2012 la seconda.
L’investimento è nell’ordine dei 765 milioni di dollari (più altri 15 per chiedere una modifica a una nave già in ordine). La concorrenza sul mercato tedesco, d’altronde, è sempre più agguerrita e Costa non vuole farsi soffiare clienti dalla nuova offensiva di Royal Caribbean, numero due delle crociere nel mondo e storico rivale di Carnival (capogruppo di Costa). Royal Caribbean ha infatti stipulato nei giorni scorsi un accordo con il gruppo tedesco Tui (attivo nel settore del turismo e nello shipping attraverso Hapag Lloyd) per la creazione di un nuovo marchio espressamente dedicato al mercato tedesco che debutterà nel 2009.
La strada dell’alleanza con Tui era già stata provata da Costa, che però si era arresa di fronte alle forche caudine dell’antitrust, lamentando tempi troppo lunghi per mettere in marcia la joint. Ora, salvo antitrust, il pallino passa in mano a Rccl. E’ sfida a due per uno dei mercati più «pesanti» in tutta Europa: vietato sbagliare.