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A spasso nel Mar Baltico

Come anticipato la serata dello scalo a Klaipeda è di gala.

A teatro c’è la presentazione del Comandante e degli ufficiali di bordo seguita da uno spettacolo su un viaggio fantastico di una ragazzina (tipo Alice nel Paese delle Meraviglie). Costumi e scene molto colorati ma il volume della musica era talmente alto che non si sentivano le voci dei cantanti che sembravano solamente urlare e non cantare per sovrastare la musica.

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Il volume troppo alto della musica è stato l’unico vero elemento “fastidioso” di questa crociera. Ovunque ci fosse musica non si riusciva a sentire o a farsi sentire dalle persone con cui volevamo parlare.

Prima di cena ci viene regalato un nuovo splendido tramonto.
 
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10 settembre

Eccoci a Riga, con un’altra giornata di sole.

Qui mi sono organizzata per un giro della città in totale autonomia e tutto a piedi. Se non si hanno problemi a camminare è tutto veramente a portata di “piede”.

MSC ha messo a disposizione una navetta a 10 euro per raggiungere il centro città che però è veramente molto vicino.


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Scendiamo e all’uscita del porto andiamo a destra verso il ponte Vanšu, passiamo davanti al Castello situato sulla sponda del fiume Daugava e residenza presidenziale, per poi svoltare in prossimità della chiesa della Madonna Addolorata.

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Si tratta di una chiesa cattolica costruita originariamente nel 1785 e poi ricostruita nel 1860, caratterizzata dai colori bianco della facciata e verde-azzurro dei tetti.

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Svoltando a destra dopo la chiesa si prende la via Mazā Pils iela dove si trovano i palazzi denominati “I Tre Fratelli”

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Il nome di questo complesso architettonico ha origine da un gruppo simile di magazzini a Tallinn, che porta il nome "Tre sorelle". Il complesso rappresenta diverse fasi di sviluppo delle abitazioni medievali, quando gli edifici venivano costruiti su lotti di terreno stretti.

L'edificio in Maza Pils iela 17 è la più antica casa in muratura di Riga (fine del XV-inizio del XVI secolo). L'edificio ha un tetto a due falde e nicchie gotiche (la facciata presenta anche alcune caratteristiche rinascimentali). Inizialmente l'edificio aveva una stanza con un camino-cucina (camino a cappotto), la soffitta era utilizzata per immagazzinare merci. Nel 1697 in questa casa c'era un panificio e l'edificio fu quindi esteso fino al cortile e in seguito anche sul lato della strada, eliminando così una piccola piazza anteriore, il che suggerisce che fin dall'inizio le strade della Vecchia Riga erano più larghe (durante il restauro del 1955-1957, curato dall'architetto P. Saulitis, l'estensione fu demolita).

L'edificio in Maza Pils iela 19 ha ottenuto il suo aspetto attuale nel 1646. La facciata dell'edificio presenta alcune caratteristiche del manierismo olandese (restaurata secondo il disegno di JC Brotze del 1785). La disposizione del primo piano è simile a quella dell'edificio precedente. C'è una spaziosa stanza con grandi finestre a scacchi sopra la sala bassa; alcune stanze si trovano anche nel lato cortile del secondo piano e nella soffitta. Nel 1746 è stato aggiunto un portale in pietra all'edificio.

L'edificio in Maza Pils iela 21 ha acquisito il suo aspetto attuale alla fine del XVII secolo. L'edificio ha un frontone curvo barocco e una scala in legno dall'atrio conduce a piccoli uffici situati in ogni piano dell'edificio.

Durante il restauro, i cortili posteriori di tutti e tre gli edifici sono stati uniti e i portali in pietra e lo stemma di Riga sono stati murati nei muri del cortile.

Percorrendo Maza Pils fino in fondo, svoltando a sinistra e poi prendendo Mazā Trokšņu iela, sulla destra, si arriva alla Porta Svedese. Si tratta di un arco costruito nel periodo della dominazione svedese durata dal 1621 al 1710 sormontato da una testa di leone che rappresenta la monarchia di Svezia.

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Su questa porta che immetteva nella città ci sono diversi racconti:

  • un ricco mercante la fece costruire proprio sotto la sua casa per poter far entrare furtivamente le merci e non pagare i dazi
  • la porta sarebbe stata il punto di passaggio dei condannati a morte; il boia abitava nella casa sovrastante e il giorno dell’esecuzione esponeva una rosa rossa sul davanzale per comunicarlo alla cittadinanza.
  • sotto questo arco si incontravano clandestinamente una giovane di Riga e un soldato svedese. L’amore per un “invasore” costò caro alla ragazza che fu murata viva nell’edificio attraversato dalla porta. Si racconta che il suo fantasma sia ancora qui e che passando sotto la porta a mezzanotte si possa udire la sua voce.
Passando a fianco delle antiche mura medievali improvvisamente ci si trova davanti al “Fantasma” della ragazza con la testa china quasi in un atteggiamento di grande dolore per la perdita dell’amato più che per la sua propria morte.

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Poco lontano di trova la Torre delle Polveri.

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Inizialmente nota come Torre della Sabbia, questa imponente struttura fu costruita nel XIV secolo come parte delle formidabili fortificazioni difensive di Riga. La sua posizione strategica, con vista sul fiume Daugava, forniva un punto di osservazione cruciale per difendere la città da potenziali minacce. Le spesse mura, costruite in robusta pietra, furono progettate per resistere agli attacchi nemici, costituendo parte integrante delle difese medievali di Riga. L’ingresso della torre era a 5 m di altezza dal suolo e poteva essere raggiunta solo con una scala.

La torre originaria fu distrutta nel 1621 durante l’attacco svedese e fu ricostruita nel 1650.

Da allora prese il nome di Torre delle Polveri: era dotata di 11 cannoni ed era deposito di polvere da sparo poi ospitò le prigioni ed una camera di tortura. Le armi rimasero nella torre fino al 1883

Nella parete della torre si vedono ancora delle palle di cannone a memoria della seconda guerra del Nord nota anche come conflitto polacco-svedese, combattuto tra il 1655 e il 1660

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Tornando indietro, prendendo la strada a sinistra siamo arrivati alla “Casa del Gatto”

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La Casa del gatto (in lettone Kaķu nams) è un edificio situato nel cuore della città di Riga, la capitale della Lettonia. L'edificio è in stile Art Nouveau, ed è uno dei più conosciuti della città. Deve il suo nome a due gatti in bronzo situati sulle punte del tetto che sembrano essere avvinghiati alla costruzione cercando di non cadere.

Questo edificio fu fatto costruire da un ricco commerciante, che vedendosi rifiutare il permesso di entrare a far parte della Camera del Commercio Maggiore (e non potendo quindi godere dei relativi benefici), come segno di spregio, fece mettere sul pinnacolo della costruzione un gatto con il posteriore indirizzato verso la Camera di Commercio Maggiore che si trova proprio lì di fronte. Ben presto, però, il proprietario del palazzo fu costretto a invertire l'orientamento del gatto, il quale guarda la strada.

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Superata la casa del gatto si arriva in una bella piazza dove si trovano diversi piccoli ristoranti e bei palazzi; in fondo alla piazza, svoltando prima a destra e poi a sinistra si arriva alla chiesa di San Pietro.

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Questa chiesa è aperta dalle 10.00 alle 18.00 e al costo di 9 euro si può salire sul campanile utilizzando un comodo ascensore per arrivare alla piattaforma costruita ad una altezza di 70 metri..

Non è possibile fare fotografie all’interno della chiesa e sono riuscita a scattare solo qualche immagine delle alte colonne e del gallo segnavento che una volta svettava sul campanile.

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Passando oltre la strada di fronte alla chiesa di San Pietro si arriva in Rātslaukums (Piazza del Municipio) dove oltre al palazzo comunale si trova la Casa delle Teste Nere.

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La Casa delle Teste Nere, originariamente chiamata Casa Nuova, fu costruita nel 1334 come parte del complesso della piazza del Municipio di Riga, ma a partire dal 1522 fu ricostruita più volte.

La casa fu costruita come luogo di incontro e banchetti per varie organizzazioni sociali di Riga, ma nel XVII secolo i suoi unici residenti erano la Società delle Teste Nere, una confraternita di allegri e intraprendenti mercanti stranieri, principalmente tedeschi. Uno dei tanti patroni della società fu San Maurizio, comandante della legione romana che morì di una terribile morte da martire: fu decapitato. Fu in onore di San Maurizio che l'immagine di una testa di moro divenne un segno e un simbolo di riconoscimento per le Teste Nere, includendola nello stemma della società.

Nel 1886 ha subito un pesante restauro che lo ha trasformato in uno stravagante palazzo barocco con rimanenze del gotico baltico, ricco di eleganti rifiniture bianche dalle curve sinuose.

Nel 1941 la casa fu pesantemente bombardata dai tedeschi e nel 1948 fu completamente demolita dai sovietici. Si erano salvate solo le cantine. La casa è stata completamente ricostruita tra il 1995 e il 1996 sulla base di documenti, fotografie e descrizioni trovati negli archivi.

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Al piano terreno si trova il museo; è allestito in quelli che erano gli uffici e le sale in cui si riunivano i mercanti.

Qui, per un certo periodo, dal 2012 al 2016 c’era anche l’ufficio di lavoro del Presidente Lettone.

Le sale sono arredate con mobili del XIX secolo e ospitano la più grande collezione di argenteria dei paesi baltici. Le fotografie non sono riuscita a farle per i riflessi sulle teche in cui gli oggetti, tutti bellissimi, sono conservati.

Per diventare un membro della confraternita, ogni nuovo membro doveva pagare alla confraternita mezzo marco in argento. Dal XVII secolo, era consuetudine che ogni nuovo membro ammesso donasse un oggetto di valore inciso con lo stemma, il nome e l'anno. Nel XVIII secolo, la quota aumentò: i nuovi membri ammessi dovevano pagare 75-100 dalder e dovevano anche donare alla confraternita un oggetto di valore in argento.

Gli oggetti esposti sono in parte quelli donati dai membri e altri sono stati acquistati successivamente.

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Bellissima la stufa di ceramica che si trova nella prima sala.

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La visita continua nei sotterranei che venivano utilizzati come magazzini e cantine e che oggi ospitano alcuni reperti della costruzione originale che sono stati recuperati e conservati.

Armi e armature medievali, bilance e altri attrezzi dei mercanti, statue e sculture che ornavano la facciata o il tetto della casa originaria.

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Saliamo poi al primo piano dove sono le lussuose sale ricostruite come erano nel 1901.

La prima sala è la meravigliosa Sala delle Feste. In questa sala venivano organizzate grandi feste danzanti e concerti grazie alla ottima acustica: qui hanno tenuto concerti anche grandi compositori come Liszt e Wagner.

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Il soffitto è decorato con l’Apoteosi di San Maurizio che mostra il Santo vestito come un generale Tebano, un angelo tiene il suo elmo e l’allegoria della Vittoria, una donna in tonaca blu gli offre un serto di alloro. Dietro San Maurizio si vede Marte, il Dio della guerra.

La donna con la veste rossa è l’allegoria del commercio e tiene nella mano sinistra la chiesa di San Pietro, un bambino e il caduceo di Mercurio simbolo del commercio e della negoziazione; con la destra sparge le ricchezze che le Teste Nere hanno portato a Riga.

C’è anche Nettuno con una donna che raffigura il fiume Daugava che sorveglia affinchè le navi delle Teste Nere tornino sane e salve.

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C’è poi quello che viene denominato Salone anche se è la sala più piccola della casa; non è certo che qui ci fosse effettivamente una sala: dai documenti sembra che qui piuttosto ci fosse una stanza di servizio.

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Nel 1720, alcuni nobili mercanti fondarono una nuova compagnia di cavalleria che, per le sue uniformi azzurre bordate d'argento, venne chiamata Compagnia delle Guardie Blu o Guardia Blu. Questa stanza, ristrutturata nel 2020 è stata arredata in loro onore.

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Lasciata la casa delle Teste Nere ci siamo diretti verso la Cattedrale che però era momentaneamente chiusa per un concerto; così ne abbiamo approfittato per pranzare in un piccolo ristorante dove viene servita una birra artigianale locale.

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