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Nuovo, probabile giro di vite per le navi alle Havaii

Questo contribuisce ancora una volta a confermare quanto più volte detto : navi sempre più grandi e sempre più solo per navigare senza porti di scalo.
Evidentemente a tutte le compagnie ( Mass) non importa di divieti, limitazioni, tasse aggiuntive di sbarco, continuano per la loro strada e onnipotenza di grandezza, sfornando condomini galleggianti.

Dov'è finita la tanto decantata atmosfera magica?
Sempre più delusa da questa maniera aberrante di fare crociera.
 
Questo contribuisce ancora una volta a confermare quanto più volte detto : navi sempre più grandi e sempre più solo per navigare senza porti di scalo.
Evidentemente a tutte le compagnie ( Mass) non importa di divieti, limitazioni, tasse aggiuntive di sbarco, continuano per la loro strada e onnipotenza di grandezza, sfornando condomini galleggianti.

Dov'è finita la tanto decantata atmosfera magica?
Sempre più delusa da questa maniera aberrante di fare crociera.
Ok. Ma la soluzione? Come riformare il settore crociere con numeri da capogiro di passeggeri in costante aumento?
Lo scorso anno le navi hanno movimentati circa 35 milioni di passeggeri.
 
Andrebbe contro il peggiore dei peccati che commette l’uomo (senza bisogno di essere religiosi…): l’AVIDITÀ
 
Soluzione: navi da max 3000 pax e prezzi giusti per avere qualita’ e servizi, vedrai che le navi basterebbero!
Una soluzione. Ma per fare fronte alla richiesta di 35 milioni di passeggeri, destinati ad aumentare, servirebbero più navi, e più navi intaserebbero ulteriormente i porti. Una nave da 3000 pax avrebbe comunque dimensioni di rilievo, dai 250 ai 300 metri.
I prezzi sarebbero destinati inevitabilmente ad aumentare, i passeggeri a diminuire, e "scremare" il livello economico dei partecipanti.
 
Una soluzione. Ma per fare fronte alla richiesta di 35 milioni di passeggeri, destinati ad aumentare, servirebbero più navi, e più navi intaserebbero ulteriormente i porti. Una nave da 3000 pax avrebbe comunque dimensioni di rilievo, dai 250 ai 300 metri.
I prezzi sarebbero destinati inevitabilmente ad aumentare, i passeggeri a diminuire, e "scremare" il livello economico dei partecipanti.
Se aumenti i prezzi a livello giusto non avrai piu’ 35 milioni di passeggeri, ma meno della meta’…sono le mega navi che hanno permesso ( per svariati motivi ), a persone che non avevano mai considerato la crociera come una soluzione di vacanza, di sceglierla e non per nulla la maggior parte degli ospiti a bordo, sono tutti nuovi clienti; hai viaggiato anche tu molto, e credo che hai visto come non appena le crociere hanno prezzi “ meno popolari “ si hanno difficolta’ a riempire navi da 2500/3000 pax ( fatto salvo nei periodi prettamente di ferie ).
Leggevo in questi giorni delle lamentele dei balneari, molto meno afflussi di clienti: hanno aumentato i prezzi e molti vacanzieri scelgono altro…!
Purtroppo il business porta ad aumentare sempre di piu’ il guadagno, senza considerare eventuali problematiche che potrebbero subentrare; inoltre, io penso, in questi anni e per i prossimi 5/8, pesa il periodo covid e le compagnie stanno facendo, sotto il peso dei debiti, scelte finanziarie/economiche che probabilmente non avrebbero fatto, se tutto dal 2020 avesse avuto un normale decorso.
Quando incominceranno i problemi del dove mettere navi da 6/7000 pax, vedrai che incominceranno anche le compagnie a porsi delle domande: un es. e’ gia’ Costa Toscana, orfana degli Emirati, che non sanno dove metterla per riempirla…e non la riempiranno!
 

Il governo delle Hawaii prevede di ridurre gli scali delle navi da crociera​

  • 22 agosto 2025
Nave principessa alle Hawaii

Il Dipartimento dei trasporti delle Hawaii sta pianificando di ridurre significativamente le visite delle navi da crociera nel tentativo di ridurre le emissioni di carbonio dello Stato.

La misura fa parte del Piano per la sicurezza energetica e la riduzione dei rifiuti delle Hawaii, disponibile online, che mira a ridurre le emissioni del 75% entro il 2035.

Per raggiungere questo obiettivo, il governo locale sta pianificando di attuare una serie di azioni, tra cui tagli all'attuale attività di crociera sulle isole.

Prendendo come riferimento i dati del 2023, il piano prevede una riduzione del 50% del numero di scali delle crociere entro il 2030, seguita da una riduzione del 75% entro il 2035.

Particolare attenzione sarà rivolta alla limitazione del numero di navi in arrivo nello Stato con più di 3.000 passeggeri.

Il piano delle Hawaii sottolinea che lo stato dipende fortemente dalle importazioni di merci e che il trasporto merci è essenziale per la stabilità economica. Tuttavia, si ritiene che l'attività delle navi da crociera rappresenti un'opportunità per ridurre le emissioni nell'ambiente marino.

"A differenza delle navi cargo, le navi da crociera servono principalmente al turismo e, sebbene contribuiscano all'economia, non necessariamente migliorano i settori economici principali come gli hotel, i viaggi aerei nazionali o i servizi locali", ha aggiunto il Dipartimento dei trasporti.

Ridurre il numero di navi da crociera che attraccano nei porti delle Hawaii "potrebbe comportare notevoli benefici ambientali, nonché riduzioni delle emissioni", ha osservato il governo.

La strategia ridurrà le emissioni del settore marittimo, migliorando al contempo la qualità dell'aria e dell'acqua nell'arcipelago, ha aggiunto lo Stato.

Si dice che tra gli altri vantaggi ci sia una riduzione dell'impatto ambientale e sociale del turismo crocieristico su larga scala.

Il piano prevede che il Dipartimento dei trasporti delle Hawaii implementi delle normative che limitino sia il numero di scali sia le dimensioni delle navi da crociera che visitano le Hawaii.

Durante il processo saranno consultate le compagnie di crociera, le aziende locali, gli scaricatori di porto, i fornitori di servizi di trasporto via terra e le comunità interessate.

Il piano prevede inoltre che lo Stato promuova le visite da imbarcazioni più piccole, che si dice siano più efficienti rispetto alle navi che trasportano più di 3.000 ospiti.

Tuttavia, gli impatti economici indiretti della strategia “devono essere esaminati attentamente”, ha osservato lo Stato.

"L'economia delle Hawaii si basa fortemente sul turismo e la riduzione delle visite delle navi da crociera potrebbe avere ripercussioni sulle attività commerciali locali che dipendono dai passeggeri delle crociere per le entrate, come tour operator, ristoranti e negozi al dettaglio vicino alle aree portuali", si legge nel documento.

È necessaria un'analisi dettagliata per valutare in che modo i cambiamenti negli arrivi delle navi da crociera potrebbero influire sull'occupazione, sulle attività commerciali locali e sulle entrate fiscali.

"Inoltre, poiché molte grandi compagnie di crociera sono di proprietà straniera, una riduzione dell'attività crocieristica potrebbe non avere un impatto significativo sull'economia più ampia delle Hawaii se i visitatori optano per opzioni turistiche alternative", aggiunge il piano.

Nell'ambito del nuovo programma, il Dipartimento dei trasporti delle Hawaii punta anche a sviluppare l'infrastruttura e la catena di approvvigionamento per il GNL biologico e rinnovabile, pianificando al contempo un passaggio a lungo termine a carburanti alternativi puliti, come il metanolo verde e l'ammoniaca verde.

Le Hawaii vogliono imporre a tutte le navi da crociera che attraccano nei porti commerciali, ad eccezione delle navi con porto di origine, di utilizzare carburanti a basse o zero emissioni.



Cruise Industry news.com
 
Se aumenti i prezzi a livello giusto non avrai piu’ 35 milioni di passeggeri, ma meno della meta’…sono le mega navi che hanno permesso ( per svariati motivi ), a persone che non avevano mai considerato la crociera come una soluzione di vacanza, di sceglierla e non per nulla la maggior parte degli ospiti a bordo, sono tutti nuovi clienti; hai viaggiato anche tu molto, e credo che hai visto come non appena le crociere hanno prezzi “ meno popolari “ si hanno difficolta’ a riempire navi da 2500/3000 pax ( fatto salvo nei periodi prettamente di ferie ).
Leggevo in questi giorni delle lamentele dei balneari, molto meno afflussi di clienti: hanno aumentato i prezzi e molti vacanzieri scelgono altro…!
Purtroppo il business porta ad aumentare sempre di piu’ il guadagno, senza considerare eventuali problematiche che potrebbero subentrare; inoltre, io penso, in questi anni e per i prossimi 5/8, pesa il periodo covid e le compagnie stanno facendo, sotto il peso dei debiti, scelte finanziarie/economiche che probabilmente non avrebbero fatto, se tutto dal 2020 avesse avuto un normale decorso.
Quando incominceranno i problemi del dove mettere navi da 6/7000 pax, vedrai che incominceranno anche le compagnie a porsi delle domande: un es. e’ gia’ Costa Toscana, orfana degli Emirati, che non sanno dove metterla per riempirla…e non la riempiranno!
Non ne sono proprio convinto. Carnival ha "appena" ordinato tre navi da 230.000 tsl , ne aspettano altre due da 184.000, Festivale e Tropicale.
In più, al momento, altre 14 navi oltre le 180.000 tsl sono presenti nell'order book futuro.
Non mi sembra che le compagnie stiano seguendo una diversa linea di condotta, senza contare tante altre nuove navi comprese tra le 100.000 e le 180.000 tsl.un tempo molto vicino, definite come meganavi
Siamo d'accordo che qualsiasi evento imprevedibile può modificare il mondo delle crociere, da eventi politici, a "sgambetti" della natura, a cambiamenti di preferenze, abitudini e, probabilmente, alla nascita di nuovi modi di godere del proprio tempo libero
Del resto il modo di dire "Tutto quello che sale è destinato prima o poi a scendere" non è nato a caso: è una "legge" che esprime la transitorietà delle cose.
 

Il governo delle Hawaii prevede di ridurre gli scali delle navi da crociera​

  • 22 agosto 2025
Nave principessa alle Hawaii

Il Dipartimento dei trasporti delle Hawaii sta pianificando di ridurre significativamente le visite delle navi da crociera nel tentativo di ridurre le emissioni di carbonio dello Stato.
....

Il piano delle Hawaii sottolinea che lo stato dipende fortemente dalle importazioni di merci e che il trasporto merci è essenziale per la stabilità economica. Tuttavia, si ritiene che l'attività delle navi da crociera rappresenti un'opportunità per ridurre le emissioni nell'ambiente marino.

"A differenza delle navi cargo, le navi da crociera servono principalmente al turismo e, sebbene contribuiscano all'economia, non necessariamente migliorano i settori economici principali come gli hotel, i viaggi aerei nazionali o i servizi locali", ha aggiunto il Dipartimento dei trasporti.

Ridurre il numero di navi da crociera che attraccano nei porti delle Hawaii "potrebbe comportare notevoli benefici ambientali, nonché riduzioni delle emissioni", ha osservato il governo.

La strategia ridurrà le emissioni del settore marittimo, migliorando al contempo la qualità dell'aria e dell'acqua nell'arcipelago, ha aggiunto lo Stato.
Da quello che leggo (ho riportato solo alcune righe del comunicato), il Governo delle Hawaii sostiene che le navi da crociera inquinano quindi gli scali saranno ridotti, mentre le navi cargo che inquinano ugualmente (e io aggiungo ancor di più), poichè sono necessarie all'economia e sussistenza del luogo, possono continuare tranquillamente a navigare e scalare nei porti dell'arcipelago.

A me sembra un discorso così illogico, come mettere la polvere sotto il tappeto, o nascondersi dietro un dito...
Sono io che non ho capito, c'è qualcosa che mi sfugge? Ditemi voi...
 
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